"Pensando ad Anna" ripercorre la storia delle più importanti rivolte carcerarie in Italia negli anni '70 attraverso la testimonianza di Pasquale Abatangelo, un ex deliquente politicizzato, diventato uno dei fondatori dei NAP (Nuclei Armati Proletari), un’organizzazione armata di sinistra profondamente coinvolta nella lotta per i diritti dei detenuti. Il film intreccia interviste, ricostruzioni performative e materiale d'archivio, facendo interagire in un esperimento live Abatangelo stesso, il regista Tomaso Aramini, il giornalista Fulvio Bufi, attori e
oggetti scenici, interrogandosi se sia necessaria o meno la violenza politica per il cambiamento della società.